SciMed, un distributore britannico di apparecchiature di laboratorio, fornisce un breve riepilogo di ciò che è necessario.
Sono in vigore numerose normative AOX/TOX, ad esempio DIN ISO 9652, EPA 1650 per AOX in acque e acque reflue ed EPA 9020B per TOX in acque reflue.
I composti AOX resistono alla degradazione nell’ambiente e hanno lunghi periodi di emivita. Alcune di queste molecole sono tossiche e possono rappresentare una minaccia per gli organismi acquatici che vivono negli estuari perché possono bioaccumularsi nella catena alimentare. Pertanto, AOX può essere importante nel monitoraggio della qualità degli effluenti sia dai percolati di discarica che dall’industria, al fine di rispettare i limiti di scarico.
Gli approcci di misurazione tendono a coinvolgere i composti AOX che vengono adsorbiti su carbone attivo in determinate condizioni. Una volta che il campione è stato acidificato, è possibile raccogliere l’AOX sul carbone, bruciare il carbone e misurare l’AOX mediante titolazione microcoulometrica.
In Inghilterra, l’Environmental Agency ha seguito l’esempio delle autorità europee nel rendere obbligatori i test AOX. Sebbene la legislazione non sia ancora rigidamente applicata, entro l’estate del 2024 tutte le aziende idriche e di acque reflue che cercano di smaltire gli effluenti devono dimostrare di aver seguito i protocolli di test.
I protocolli di test per AOX
Questi riguardano gli alogeni organici adsorbibili e il cloro è il più preoccupante e quello di cui questo regime di test è più preoccupato.
Il primo passaggio è la preparazione del campione: i campioni solidi o liquidi vengono trasformati in uno stato pronto per l’analisi. Alcuni strumenti analitici sono limitati alla consegna del campione orizzontale o verticale, il che significa che solo i campioni solidi o liquidi sono compatibili rispettivamente; i campioni solidi richiedono la consegna orizzontale.
Per preparare polpa, fanghi, sedimenti o acque reflue per l’analisi AOX, vengono acidificati, miscelati con una soluzione contenente nitrati e fatti passare attraverso colonne di carbone attivo a una velocità prestabilita. Ciò spinge gli ioni cloruro, bromuro e ioduro ad adsorbire sulla superficie del carbonio. Il carbonio viene quindi bruciato per rilasciare gli alogeni che vengono poi quantificati mediante titolazione microcoulometrica.
Sebbene i pericoli della contaminazione ambientale con AOX siano chiari, la legislazione che richiede alle aziende di rifiuti di testare in modo responsabile ha tardato ad entrare in vigore. Nel frattempo, sono state avviate le basi tecniche per garantire che questo sia ora un processo relativamente semplice.
Caratteristiche rilevanti per la selezione degli strumenti
Gli autocampionatori riducono le spese per il personale tecnico. SciMed offre campionatori sia per campioni liquidi che solidi.
Le colonne duplex e triplex consentono di analizzare campioni più pesanti e più sporchi. “Erogazione flessibile del campione” significa che sia i campioni solidi che quelli liquidi possono essere analizzati utilizzando la stessa apparecchiatura. L’analizzatore Multi X2500 di Analytik Jena, ad esempio, è un prodotto che offre tutte queste caratteristiche.
Maggiori dettagli sull’analisi AOX sono disponibili a questa pagina sul sito web di SciMed.