Nell’oscurità della notte, NREL sta prototipando un nuovo dispositivo che potrebbe ridurre tempi e costi per le ispezioni degli impianti solari dopo condizioni meteorologiche potenzialmente dannose
Dopo eventi meteorologici gravi, come grandine o forti tempeste di vento, i pannelli solari sul campo dovrebbero essere ispezionati per eventuali danni, solitamente con apparecchiature elettriche complesse o mediante rimozione per test di laboratorio interni. Spesso queste ispezioni rivelano danni minimi ma richiedono comunque tempi di inattività del sistema e costi elevati per confermarne lo stato di salute.
Un nuovo sistema, sviluppato dai ricercatori sull’affidabilità fotovoltaica del National Renewable Energy Laboratory (NREL) con il contributo di partner industriali, semplifica e ottimizza questo processo facendo affidamento sulla fotoluminescenza, una proprietà fondamentale dei semiconduttori nelle celle solari. Il dispositivo PLAtypus illumina le celle solari, che poi riemettono la luce alle fotocamere del dispositivo. Le celle danneggiate brilleranno meno intensamente, indicando rapidamente la salute dei pannelli.
È possibile controllare un intero sistema in una frazione del tempo e dei costi precedentemente richiesti, il tutto senza alcuna disconnessione dell’elettronica del sistema. Il dispositivo PLAtypus è in fase di sviluppo come parte del Sustainable Module Materials Consortium (DuraMAT), finanziato dall’Ufficio per le tecnologie dell’energia solare del Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti e guidato da NREL.
Articolo tratto da NREL, di Harrison Dreves.
Non mi piacciono i paywall. Non ti piacciono i paywall. A chi piacciono i paywall? Qui a CleanTechnica, per un po’ abbiamo implementato un paywall limitato, ma ci è sempre sembrato sbagliato ed è sempre stato difficile decidere cosa dovremmo lasciare lì. In teoria, i tuoi contenuti più esclusivi e migliori sono protetti da un paywall. Ma poi lo leggono meno persone! Semplicemente non ci piacciono i paywall e quindi abbiamo deciso di abbandonare i nostri.
Sfortunatamente, il business dei media è ancora un business duro, spietato, con margini ridotti. Rimanere fuori dall’acqua è una sfida olimpica senza fine o forse addirittura… sussulto – crescere. COSÌ …